Uno splendido articolo che vede Artebianca protagonista.
La nostra azienda pone da sempre al centro l’artigiano, distribuendo e selezionando le migliori materie prime per pasticcerie, gelaterie, panificazione e ristorazione.
Nell’articolo si parla proprio di questo e della nostra storia, valorizzando la filiera e la distribuzione, un fattore caratteristico e differenziante dell’azienda.
Di seguito alcuni estratti dell’articolo:
“Sono nati nel 1973, dalla mente di Franco Foglio, l’attuale presidente, come network di competenze che voleva mettere a sistema un metodo di lavoro capace di garantire alti livelli di qualità per quanti li avrebbero scelti: “Oggi l’azienda vanta 32 collaboratori dipendenti, 20 agenti rappresentanti e 10 collaboratori esterni”, dichiara l’AD Gianpaolo, figlio del presidente Foglio.
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Come vengono scelte le aziende partner?
Attivare un nuovo fornitore è un processo importante. Quando Artebianca ne “sposa” uno, distribuisce tutta la sua gamma e non tratta competitor, anche se con prodotti interessanti. È più corretto e performante sposare la filosofia di un’azienda che sparpagliare i propri acquisti.”
Durante l’intervista si parla della vision di quest’ultimo anno, di come si è affrontato il 2020 e cosa ci si aspetta dai prossimi anni… a queste domande l’AD Paolo Foglio risponde:
“Tra dieci anni…
“La missione di ogni imprenditore è di veder crescere la propria azienda, era così nel 2004 quando ho iniziato, ed è così ancora oggi. Non voglio modificare di molto il mio modello di business, perché credo sia quello corretto per crescere. Siamo innovativi dal punto di visto della proposta commerciale, anche per la tipologia di canali che ti permettono di arrivare a noi, compreso l’e-commerce che ha avuto un boom lo scorso anno. Le mie idee di crescita? Costanti anche se non conosco ancora il modo, se come sta avvenendo o per linee esterne unendo le forze con qualcun altro. E non sto dando anticipazioni, non c’è nulla in cantiere ma sono aperto a questo genere di idee, perché per crescere devi unire le forze”.
Che anno è stato il 2020?
“Il 2020 è stato un anno complicato ma possiamo ritenerci soddisfatti di quello che è stato il fatturato – dichiara l’AD Gianpaolo Foglio – Eravamo impreparati sotto tanti i punti di vista, sanitario prima di tutto, sociale e anche del business. Si è interrotto tutto, dai movimenti, ai flussi finanziari. Quest’anno la situazione sanitaria non è risolta, vedo un po’ di luce all’orizzonte ma Brescia e Bergamo, nostre città di riferimento, sono state profondamente colpite. Complessa la gestione del personale, dei clienti, però il nostro settore, quello della pasticceria soprattutto ha reagito molto bene, optando per strade alternative, come il delivery e l’asporto. Un mercato-rifugio che ha generato buoni volumi. Sebbene le performance siano inferiori (-15%) agli altri anni, l’azienda è sana”.
Con la pandemia tutti hanno provato a fare tutto. Adesso dove andiamo?
“Ho visto spuntare in gelateria delle ceste di pane, in pasticceria delle vaschette di gelato e cose del genere. Qualcuno di molto bravo ci è riuscito, tanti altri hanno toppato. Certe realtà sono super attrezzate, nascono eclettiche e si possono permettere di spaziare dalla colazione, al pranzo, all’aperitivo, passando dal gelato al drink dopo cena. Essere in grado di coprire tutti i momenti di consumo della giornata dipende solo dalla capacità dell’artigiano o dell’imprenditore che c’è alla guida, le variabili sono veramente tante da considerare, non ultima la maggiore consapevolezza della gente verso quello che mangia. La professionalità di un vero artigiano generalmente la vedi nella capacità di concentrarsi solo in ciò in cui è veramente bravo e per il quale si è formato negli anni”.”
L’eccellenza per noi non è solo nella selezione e nella distribuzione ma anche nella formazione grazie a Cast alimenti, la scuola di cucina fondata proprio da Artebianca nel 1997 per formare professionisti di settore.
Diamo valore alla qualità, alle persone ed alla nostra clientela, dal 1973.
Per leggere l’intero articolo sfoglia il pdf.
Articolo “tratto da Il Pasticcere Italiano n. 4/2021. Ed Italian Gourmet”
A cura di Nadia Afragola.