Strumenti di cottura antiaderenti: le risposte di Ballarini alle domande dei clienti


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Grazie al contributo di Ballarini, marchio leader nella fascia alta degli strumenti di cottura antiaderenti i cui articoli potete trovare nel Cash & Carry Artebianca di via Serenissima a Brescia, vi sottoponiamo alcune domande, e relative risposte degli esperti di Ballariniche tipicamente i clienti pongono circa gli utensili da cucina antiaderenti.

 

Di cosa è fatto l’antiaderente e quanto è sicuro?

I rivestimenti antiaderenti Ballarini tradizionali (nero, chiaro e stone-look) contengono PTFE, (politetra-fluoroetilene). Questo polimero è ad oggi la sostanza in grado di impartire all’utensile da cottura le migliori prestazioni di antiaderenza. Il PTFE “politetrafluoroetilene” è un fluoropolimero costituito da molecole che contengono carbonio e fluoro. Il rivestimento antiaderente non viene attaccato da composti acidi e dalle basi alcaline ed è molto stabile quando viene riscaldato. Le autorità sanitarie di Stati Uniti, Canada, Francia, Europa, Cina e altri paesi hanno approvato l’uso del rivestimento antiaderente PTFE per l’utilizzo in utensili destinati a venire in contatto con gli alimenti. È una sostanza inerte che non reagisce chimicamente con cibo, acqua, o detergenti. Se è ingerito, è totalmente innocuo per il corpo. Diffuso è inoltre il suo utilizzo in campo medico. Il polimero che costituisce l’antiaderente è infatti così sicuro che viene usato anche in chirurgia per rivestire gli stimolatori cardiaci ed anche in chirurgia toracica.

 

Cosa succede se si ingeriscono accidentalmente particelle di rivestimento antiaderente?

Qualora si ingeriscano accidentalmente particelle di rivestimento antiaderente non si corre alcun pericolo. Tali particelle sono innocue, inerti e non tossiche. Se ingerite, vengono eliminate direttamente dall’organismo senza essere assorbite. La stessa FDA ha dichiarato che l’ingestione di particelle di rivestimento antiaderente non provoca danni per la salute.

 

A cosa si riferiscono le notizie diffuse dai media in merito al bando dell’antiaderente?

Tali notizie allarmanti e totalmente fuorvianti nascono in realtà da una richiesta dell’EPA (Agenzia per la Protezione Ambientale Americana) di adesione volontaria ad un programma di graduale riduzione fino alla totale eliminazione entro il 2015 delle emissioni ambientali di un composto biopersistente chiamato PFOA. Tale richiesta, datata 2006, è stata rivolta dall’EPA a otto aziende multinazionali che nei loro cicli di produzione di fluoropolimeri impiegavano il PFOA. Tale composto è stato confuso con il PTFE, conosciuto dai più con il nome di Teflon, nome depositato dalla Dupont che scoprì le eccezionali doti di questo polimero alla fine degli anni ‘30. Tale fluoropolimero viene impiegato per conferire ai rivestimenti degli utensili da cucina le proprietà di antiaderenza. Il rivestimento delle padelle, una volta applicato non contiene tracce rilevabili di PFOA.

 

Che differenza esiste tra i rivestimenti ceramici e i normali antiaderenti?

I rivestimenti ceramici sono rivestimenti ibridi a matrice prevalentemente inorganica con una parte organica. I normali rivestimenti antiaderenti sono rivestimenti a base di fluoropolimeri (polimeri a base di carbonio e fluoro) e quindi organici. Da un punto di vista prestazionale un buon rivestimento antiaderente tradizionale (sia esso nero, chiaro o stone-look) garantisce una durata dell’antiaderenza notevolmente superiore rispetto a quella di un rivestimento ceramico. Le proprietà antiaderenti di un rivestimento ceramico diminuiscono notevolmente con l’impiego della lavastoviglie.

 

Come si pulisce una padella (o pentola) antiaderente?

Un lavaggio a mano con acqua saponata è sufficiente. La padella deve essere lavata dopo ogni utilizzo, per togliere lo strato di grasso che si accumula sulla superficie. Se il lavaggio non è accurato, lo strato di grasso potrebbe non andarsene completamente ed, al successivo utilizzo, cuocendosi, il grasso potrebbe generare delle macchie. Le padelle anti-aderenti non vanno MAI LAVATE CON DETERSIVI O SPUGNE ABRASIVI. Una spugna di nylon è l’ideale sia per la parte interna che per la parte esterna della padella.

 

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Vieni a scoprirli al Cash & Carry Artebianca di via Serenissima a Brescia, il negozio al dettaglio per chef e maestri professionisti ma aperto anche agli appassionati della cucina!

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