Shinto ristorante giapponese




I titolari del primo ristorante giapponese a Brescia, “Izumi”, locale storico bresciano la cui qualità dell’offerta è stimata e riconosciuta ben oltre la dimensione cittadina, ci hanno contatti lo scorso anno per chiederci la progettazione di una cucina per il nuovo ristorante “Shinto”.

La volontà della committenza era di uscire dal centro storico, dove si trova Izumi, più che altro per una questione di affluenza: con l’introduzione della ZTL l’afflusso del primo ristorante era fortemente precipitato, in particolare nei giorni feriali della settimana.

Il progetto che abbiamo proposto e conseguentemente realizzato per Shinto è costituito da una cucina, da tutti i banchi bar e dai banchi speciali per il sushi bar. Una specificità nella progettazione di questa cucina è data dalle zone riservate alle grandi fritture, al taglio e alla preparazione del pesce, con frigoriferi specifici per la conservazione del pesce, che richiede temperature e ventilazioni particolari, acciai speciali e appositi per questo alimento.

I banchi frigoriferi del cocktail bar e il banco di lavoro del sushi bar sono stati pensati e realizzati su misura sulla base delle specifiche del cliente: lavandini incassati a vista di dimensioni e in posizioni particolari, sportelli con cellette frigorifere in posizioni specifiche e inusuali.

Va detto che, nonostante le specificità, anche grazie alla collaborazione con arredatori chiamati dal cliente, non abbiamo riscontrato particolare difficoltà a venire incontro alle richieste della committenza di Shinto.

Contento per aver presto recuperato il flusso di clienti e per aver raggiunto i suoi obiettivi nei tempi e modi stabiliti insieme, il committente ci ha confidato anche di essersi rivolto ad Artebianca in conseguenza delle nostre referenze in altri importanti esercizi di Brescia.

Da parte nostra, oltre alla soddisfazione di aver saputo rispondere con prontezza e competenza alle sue particolari esigenze, abbiamo interpretato questa esperienza come un’ottima opportunità per confrontarci con la cucina orientale, maturando ulteriori e nuove competenze spendibili in impianti e progetti afferenti alla straordinaria cultura culinaria orientale.

 

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